Arianna ha perso il filo

Leonardo… L’Uomo Nuovo

Con  GIORGIO MARCHESI

Testo di VALERIA ARNALDI

Musiche originali RAFFAELE TONINELLI

Coreografia e danze MARILENA MARTINA

Regia di ALESSANDA PIZZI

Nel normale corso degli eventi molti uomini e donne nascono con varie qualità e notevoli talenti, ma di tanto in tanto, in un modo che pare trascendere la stessa Natura, una singola persona si mostra come pienamente dotata dal cielo di bellezza, grazia e talento in tale abbondanza che lascia tutti gli altri uomini molto indietro a lui… questo era vero per quanto riguarda Leonardo da Vinci, artista dotato di una straordinaria bellezza fisica e che ha donato di grazia infinita tutto ciò che faceva, che ha coltivato il suo genio così brillantemente che tutti i problemi che ha studiato sono stati felicemente risolti con facilità. Possedeva grande forza e destrezza, era un uomo di spirito regale e di una tremenda ampiezza di mente. 

Scrive così il Vasari di Leonardo, ne Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti.

Figlio illegittimo, nato nella campagna di Vinci, trascorre l’infanzia nella casa del nonno paterno, e nella campagna intorno, che diviene il suo luogo speciale di ricerca, osservazione, sperimentazione. 

Appena ragazzo, si trasferisce a Firenze.  Qui, Lorenzo dei Medici chiama alla sua corte le brillanti menti dell’epoca, Brunelleschi lavora al progetto della più grande fabbrica dell’epoca, e il Verrocchio nella sua bottega forma i più grandi artisti. E’ qui che Leonardo viene istradato all’arte. Firenze era una città in fermento, piena di opportunità e di occasioni. Era il luogo di sperimentazioni in assoluto, il centro del nuovo pensiero. Da Firenze nasceva un nuovo pensiero che a Firenze trovava la sua epifania migliore. E Leonardo era li, assorbito da quel Rinascimento, che era nuova linfa vitale, che scriveva un nuovo linguaggio espressivo, che riconosceva un ruolo agli artisti, che definiva un centro del mondo e in questo poneva l’UOMO. 

Leonardo era li, assorbito da quel vortice tumultuoso, rapito dal turbinio di fatti ed emozioni, ma soprattutto protagonista attivissimo di quel cambiamento. 

Nel MONDO NUOVO, Leonardo è L’UOMO NUOVO, 

Uomo dotato di talento straordinario, uomo amato dai re e contestato dai papi. Uomo di arti e di mestieri, di ingegno e creatività. Uomo capace di attirare intorno a se pettegolezzo e diffidenza. Uomo di rara bellezza fisica e d’animo. Uomo generoso.  Uomo che scrutava il cielo. E al cielo dedica i suoi studi, la sua ricerca, per dimostrare che era possibile indagare il mondo … e da li le infinite potenzialità dell’UOMO.

E il suo UOMO VITRUVIANO, è il simbolo di quell’era. Un UOMO al centro di un cerchio che, distesi gli arti, raggiunge i confini, per superarli. E la sua costante, continua, incessante ricerca sul volo è la sintesi del pensiero. Muoversi nell’area, solcare il cielo può rendere immortali. Leonardo cerca questo: muoversi oltre i confini, fisici e mentali, per dare spazio all’intelletto e soddisfare quel bisogno impellente, irrefrenabile di migliore se stessi. 

LO SPETTACOLO

Una lettura scenica, che pone al centro del racconto l’uomo, prima ancora che l’artista e lo scienziato. Parte dal racconto di un’infanzia, prova a raccogliere le immagini di quella campagna toscana in cui Leonardo bambino gioca e impara, indaga sul rapporto con sua madre: la giovane Caterina, dalla quale viene separato troppo presto. Persino Freud dirà che la conoscenza di Leonardo non può prescindere dall’analisi del rapporto con la madre. A lei Leonardo dedica i suoi prodigi da bambino, ai suoi occhi offrirà i successi di una vita, e al suo sorriso dedicherà il suo ultimo pensiero. 

Leonardo, bambino prima, Uomo dopo, si muove in primo piano e lascia dietro a se ciò per cui tutto il mondo ne riconosce il portento: opere, scritti, disegni, invenzioni e macchine, raccontati dalle “immagini” e dalle coreografie di Marilena Martina.